Fulham / Aston Villa - i Latin Lions al Craven Cottage

Fare Londra andata e ritorno in giornata non è facile, anzi, per chi guardi gli orari dei voli quotidiani dai vari aeroporti del Nord sembra un'impresa impossibile, perchè nessuno offre un volo al mattino e uno alla sera alle ore che ci servono.
Per fortuna Marcus ha la geniale idea di incrociare gli orari dei voli su Gatwick e Stansted e così riusciamo a organizzarci per arrivare a Stansted al mattino e ripartire da Gatwick la sera.
L'one day trip è stata un'esperienza intensa ma assolutamente esaltante, e da ripetere al più presto.


THE BEGINNING OF A GREAT ADVENTURE

La prima foto di gruppo è all'aeroporto, con Salvatore e la moglie che sono venuti a salutarci.




THE DUCK'S HEAD - PART ONE

Lo stadio dove abbiamo appuntamento con Frank e gli altri amici inglesi è il Duck's Head, situato sulla riva del Tamigi, dalla parte opposta rispetto a dove sorge il Craven Cottage. Non c'è dubbio che, sia per l'architettura che per la location, si tratti di uno dei pub più eleganti di Londra, e la scelta delle birre è all'altezza (Young's bitter la mia preferita).

Il nostro amico Frank è un mito: ha seguito l'Aston Villa dappertutto e, così come i marinai hanno una donna in ogni porto, Frank ha una lista di fantastici pub praticamente in ogni città. Come già a Vienna e a Praga, i pub che ci segnala Frank sono molto più belli di qualunque altro nel circondario, vedere per credere.






Il ragazzo con la maglia da trasferta dei Cottagers è il nostro amico Luca di Bologna, un vero e proprio mito, visto che assieme alla moglie è abbonato (sì! ) del Fulham e riesce ad essere al Cottage uno o due week end al mese (quando non sono al Cottage i coniugi Luca vanno a vedere Gran Premi, partite del Sei Nazioni o tornei di cricket).




Il Duck's Head si affaccia proprio sul river Thames.




Ecco la foto di gruppo con Frank, John, Pauline e gli altri Villans inglesi.




Saremmo stati volentieri due ore al Duke's Head, ma purtroppo il tempo è tiranno e dobbiamo avviarci allo stadio (vedere la partita è un impegno, alla fin fine ).


THE GOOD OLD CRAVEN COTTAGE

Il fascino del Craven Cottage resta sempre intatto.
Si vede che Craven Cottage e Villa Park sono stati progettati dallo stesso architetto, lo scozzese Archibald Leitch, che non per niente è il creatore dei più begli stadi britannici.

Entrambi gli stadi sono situati al limitare di un parco, e la tipica, elegantissima, facciata in mattoni rossi di Stevenage Road assomiglia parecchio alla vecchia facciata della Trinity Road: entrambe sembrano più la facciata di un teatro che di uno stadio.

Lo stadio e la polizia a cavallo rendono l'atmosfera così inglese che più inglese non si può.




Anche il classico frontone (gable) sul tetto ritornava anche nell'originaria versione del Villa Park.


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Lo stadio è stato costruito attorno al famoso Cottage di Lord Craven, costruito dove sorgeva il vecchio capanno di caccia di Anna Bolena.




L'esperienza del Cottage fa parte di quelle esperienze che per un pò ti allegeriscono del fardello che normalmente l'esistenza rappresenta, e anche nei giorni successivi ti donano una permanente sensazione di buon umore (blessed mood). Di fronte a questa esperienza abbiamo anche noi verificato l'esattezza delle meravigliose parole che il poeta William Wordsworth ha scritto in "Lines written few miles above Tintern Abbey":

These forms of beauty have not been to me,
As is a landscape to a blind man's eye:
But oft, in lonely rooms, and mid the din
Of towns and cities, I have owed to them,
In hours of weariness, sensations sweet,
Felt in the blood, and felt along the heart,
And passing even into my purer mind 30
With tranquil restoration:—feelings too
Of unremembered pleasure; such, perhaps,
As may have had no trivial influence
On that best portion of a good man's life;
His little, nameless, unremembered acts
Of kindness and of love. Nor less, I trust,
To them I may have owed another gift,
Of aspect more sublime; that blessed mood,
In which the burthen of the mystery,
In which the heavy and the weary weight 40
Of all this unintelligible world
Is lighten'd:—that serene and blessed mood,
In which the affections gently lead us on,
Until, the breath of this corporeal frame,
And even the motion of our human blood
Almost suspended, we are laid asleep
In body, and become a living soul:
While with an eye made quiet by the power
Of harmony, and the deep power of joy,
We see into the life of things.

(to be continued)



In campo il Villa domina, passa in vantaggio con un gol di Albrighton dopo un controllo sublime su lancio meraviglioso di Barry Bannan (vedrete che in stagione sentiremo spesso dire: Bannan to Albrighton), e se avesse avuto un attaccante normale e un pò più forte della quarta scelta Delfouneso avrebbe potuto fare tre gol.

Più che meritato il coro per "Super / Super Mark / Super Mark Albrighton".


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Ero quindi di ottimo umore perchè il Villa continuava ad attaccare e combinava un elegante passing football con una giusta dose di grinta.


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Il sorriso mi si è però spento sul nascere quando, in occasione di un calcio di punizione all'ultimo minuto, ho visto che il mio amico e sodale Charlie faceva questa faccia:




Quella faccia era un triste presagio.
E infatti il Fulham ha pareggiato all'ultimo minuto su colpo di testa del norvegese Hangeland scaturito proprio da quella punizione.
Il pareggio ci ha lasciato delusi, ma non più di tanto perchè la partita è stata bellissima e well played by the Villa.

Il momento più alto in assoluto, capace di lasciarti per giorni una sensazione di buon umore, è stato quando gli holtenders in Putney End hanno cantato "shoes off / if you love Villa", impagabile!


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(to be continued)