La nostra come sempre beneaugurante presenza al nuovo, maestoso ma triste, Tottenham stadium è stata onorata con una emozionante gara double face con il Villa che soffre maledettamente nel primo tempo gli Spurs che iniziano a velocità doppia, con un pressing sincronico altissimo, ma poi nel secondo tempo la gira con due perfetti aggiustamenti dalla panchina, riesce a tornare alle classiche verticalizzazioni rapidissime che caratterizzano il gioco di Unai e vince la partita in style.
Nella prima frazione in effetti i cinque difensori non convincono, in teoria Cash dovrebbe giocare davanti a Konsa ma siccome viene regolarmente travolto da Son e Gil alla fine i due finiscono per trovarsi sulla stessa linea con Cash più esterno e Konsa preso in mezzo due contro uno.
Rebus sic stantibus, l’1-0 del primo tempo per gli Spurs con un bellissimo goal di Lo Celso ci sta tutto.
Ma poi, nel secondo tempo, come in Supper’s ready dei Genesis. . . all change. Unai toglie Cash e Diaby, forse sofferente oppure indolente, passando ad un 4-5-1 che restituisce subito i dividendi sperati: è così va a finire che battiamo a casa loro gli Spurs, una squadra che non solo è molto forte (anche se oggi era priva di parecchi titolari, comunque ha una rosa molto più profonda della nostra) ma, con questo allenatore greco-australiano (cazzo capirei un franco argentino o un italo brasiliano ma una stranezza come un allenatore greco 🇬🇷 🇦🇺 sinceramente non l’avevo mai vista nel calcio dai tempi del 🇹🇷 🇨🇭 del Bologna Kubaj Turkilmaz) gioca anche molto bene e, last but not least, terza vittoria consecutiva contro la nostra ex bestia nera di quel quartiere malfamato a nord di Londra. 😬 È una partita che ha conosciuto diversi colpi di scena, pali (uno di Bailey persino, il calcio è strano 🤷🏻♂️ ) parate dei portieri, gol annullati (con cori abbondanti contro il fuc*ing VAR che distrugge le emozioni e ti fa stare tre minuti in attesa della sentenza dopo aver esultato per un gol) comunque tanti tiri in porta et emozioni a iosa, da segnalare una parata monster, tanto per cambiare, di Emi Martinez, la bellissima azione Tielemans Ollie nel goal del vantaggio e poi il colpo di testa di Pau Torres, che se non ci fosse stato Martinez sarebbe stato il MOTM, su deliziosa punizione di Douglas.
So che è facile dirlo dopo ma io sinceramente un po’ me l’aspettavo perché il Tottenham è fortissimo quando ti pressa ma quando scende un po’ il ritmo se riesci ad attaccarlo dietro è abbastanza vulnerabile, perlomeno in questa composizione rimaneggiata.
Villa nelle prime quattro a due punti dall’Arsenal e a uno dal City.
Che più?
Highlights:
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